Marco Marsilio vince le elezioni in Abruzzo con il 53,5% dei voti. Il centrodestra si conferma, mentre il centrosinistra e il M5S registrano un calo.
Le elezioni regionali del 10 marzo 2024 in Abruzzo si sono concluse con la riconferma di Marco Marsilio alla presidenza della Regione. Il candidato del centrodestra ha ottenuto il 53,5% dei voti, distanziando di sette punti percentuali il suo avversario Luciano D’Amico, sostenuto dal centrosinistra, che si è fermato al 46,5% .
L’affluenza alle urne ha visto una leggera flessione rispetto al 2019, attestandosi al 52,20% degli aventi diritto. La provincia dell’Aquila ha registrato la percentuale più alta con il 55,40%, seguita da Pescara con il 53,33%, Teramo con il 53,04% e Chieti con il 48,46% .
Marsilio ha costruito la sua vittoria soprattutto nella provincia dell’Aquila, dove ha ottenuto il 61,14% dei voti. Nelle altre province il risultato è stato più equilibrato: 51,49% a Pescara, 51,26% a Chieti e 49,67% a Teramo.
Fratelli d’Italia si conferma il primo partito con circa il 24,12%, seguito da Forza Italia con il 13,41% e la Lega con il 7,58%. La lista Marsilio ha ottenuto il 5,72%, Noi Moderati il 2,69% e l’Udc 1,17%.
Sul fronte dell’opposizione, il Partito Democratico si è attestato al 20,3%, Abruzzo Insieme al 7,67%, il Movimento 5 Stelle al 6,96%, Azione al 4,01%, Avs al 3,57% e Riformisti e Civici al 2,8%. Risultati positivi per PD e FI, mentre M5S e Azione hanno registrato un calo significativo.
Marco Marsilio, candidato del centrodestra e presidente uscente, ha ricevuto un ampio sostegno dai partiti della sua coalizione, tra cui Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati, Unione di Centro e la lista civica “Marsilio Presidente”.
Luciano D’Amico, candidato del centrosinistra, è stato sostenuto da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Azione, Alleanza Verdi e Sinistra, oltre alle liste civiche “Abruzzo Insieme-D’Amico Presidente” e “Riformisti e Civici”. La vittoria di Marsilio è stata accolta con esultanza dal centrodestra, mentre il centrosinistra e il M5S dovranno riflettere sugli esiti elettorali e sugli equilibri interni.
Questa tornata elettorale ha confermato il trend nazionale che vede il centrodestra in vantaggio rispetto alle altre forze politiche, con un’attenzione particolare al sorpasso di Forza Italia sulla Lega e al calo del Movimento 5 Stelle.
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