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Orban, “l’Occidente è a un passo dall’invio di truppe in Ucraina”

Il premier ungherese Viktor Orban ha dichiarato che l’Occidente è a un passo dall’invio di truppe in Ucraina, descrivendo una situazione di crescente tensione in Europa.

Il primo ministro ungherese Viktor Orban con un post su Facebook ha espresso preoccupazioni significative riguardo la crescente tensione militare in Europa, in particolare riguardo l’Ucraina ed ha avvertito che l’Occidente è “a un passo” dall’invio di truppe in Ucraina, un movimento che, secondo lui, potrebbe trascinare il continente “nel baratro” di un conflitto più ampio.

Orban ha criticato l’approccio di Bruxelles, accusandola di “giocare col fuoco” e ha descritto l’atmosfera in Europa come dominata dalla “logica della guerra”. Queste osservazioni emergono in un momento in cui la tensione tra Russia e Ucraina continua a influenzare la politica e la sicurezza europea.

Oggi a Bruxelles c’è una maggioranza favorevole alla guerra.
L’atmosfera in Europa è di guerra e la politica è dominata dalla logica della guerra. Vedo preparativi di guerra da parte di tutti. Il Segretario generale della NATO vuole istituire una missione NATO-Ucraina. I leader europei sono già coinvolti nella guerra, la vedono come la loro guerra e la combattono come la loro guerra. All’inizio si trattava solo di inviare elmetti. Poi le sanzioni, ma non sui vettori energetici, ovviamente! Poi, sì, anche su quelli. Poi è arrivato l’invio di armi. Prima armi da fuoco, poi carri armati, poi aerei. Poi gli aiuti finanziari. Sempre più decine di miliardi.

Ora siamo intorno ai 100 miliardi. In euro. Soldi, aiuti, armi, ma la situazione non migliora, anzi peggiora. Siamo a un passo dall’invio di soldati in Ucraina da parte dell’Occidente. È un vortice di guerra che potrebbe trascinare l’Europa nell’abisso.

Bruxelles sta giocando con il fuoco. Quello che sta facendo è un atto di tentazione. Le guerre mondiali non si chiamano mai guerre mondiali all’inizio. La terza guerra balcanica, il patto Molotov-Ribbentrop, la spartizione della Polonia e la fine sono state due volte una guerra mondiale.

Noi ungheresi sappiamo cosa significa la guerra. Ci siamo passati abbastanza spesso. Sono convinto che dobbiamo rimanere fuori da questa guerra. Questa non è la nostra guerra. Non vogliamo la guerra e non vogliamo che l’Ungheria diventi ancora una volta il giocattolo delle grandi potenze. Dobbiamo quindi batterci per la pace – a casa, a Bruxelles, a Washington, all’ONU e alla NATO.

Queste dichiarazioni di Orban riflettono una posizione di cautela e isolazionismo che l’Ungheria ha mantenuto in varie questioni internazionali sotto la sua leadership. La situazione rimane fluida e le implicazioni delle azioni dell’Occidente potrebbero avere conseguenze significative per la stabilità regionale in Europa.

Fonte: Ansa

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