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Ponte di Baltimora, possibile avaria causata da gasolio sporco: ispezioni nave superate nel 2023

Il tragico crollo del ponte di Baltimora potrebbe essere stato causato da un’avaria dovuta a gasolio sporco, nonostante la nave avesse superato due controlli nel 2023.

Il Francis Scott Key Bridge di Baltimora, nel Maryland, è crollato in seguito allo schianto di una nave portacontainer, la “Dali”, che ha colpito uno dei piloni della struttura. L’incidente, avvenuto intorno all’1:30 ora locale, ha provocato la caduta di decine di veicoli nel fiume Patapsco e si temono morti e feriti. Almeno 20 persone, tutti operai al lavoro sul ponte, sono finite in acqua. Le autorità hanno descritto l’evento come un “incidente di massa” con molte vittime.

La nave, battente bandiera di Singapore, stava lasciando la baia di Baltimora e si dirigeva verso Colombo, capitale dello Sri Lanka. Tutti i membri dell’equipaggio sono illesi. Dopo l’impatto, la nave ha preso fuoco ed è affondata.

Le indagini preliminari suggeriscono che l’incidente potrebbe essere stato causato da un’avaria dovuta a gasolio sporco. Questa ipotesi è stata riportata da diversi media, tra cui Il Wall Street Journal. Nonostante ciò, la nave aveva superato due ispezioni nel 2023, come confermato da fonti di Singapore.

Il National Association for Pilot Profession ha fornito ulteriori dettagli, rivelando che la nave ha perso completamente la potenza, rimanendo senza luci, elettronica e propulsione del motore, diventando essenzialmente una “nave morta” in 20-30 secondi. Un generatore di emergenza ha ripristinato temporaneamente le luci, ma non ha fornito energia al motore. Il fumo nero che si è levato dalla nave è probabilmente stato causato dall’attivazione del generatore diesel di emergenza.

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha dichiarato che gli sforzi di ricerca e soccorso sono una “priorità assoluta”. Il governatore del Maryland, Wes Moore, ha dichiarato lo stato di emergenza per accelerare il dispiegamento delle risorse federali. Più di 1.000 personale del US Army Corps of Engineers (USACE) assisterà nelle operazioni post-crollo, fornendo supporto ingegneristico, gestione dei detriti in acqua, capacità di valutazione subacquea certificata, nonché capacità di rilevamento idrografico e topografico.

Il crollo del ponte ha avuto un impatto significativo sul traffico e sulle operazioni portuali, con tutte le corsie di accesso al ponte chiuse e il traffico deviato. La temperatura dell’acqua nel porto di Baltimora era di circa 9 gradi centigradi al momento dell’incidente, aumentando il rischio di ipotermia per coloro che sono caduti in acqua.

Il Francis Scott Key Bridge, inaugurato nel 1977 e lungo poco più di 2,5 chilometri, è una parte integrante della strada che attraversa il porto di Baltimora. Il video di una telecamera di sorveglianza ha catturato il momento del crollo, mostrando la nave mercantile che si schianta contro il ponte e la struttura che cede in soli 20 secondi.

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