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Protezione Civile, si va verso un trasferimento totale dalle Regioni al Ministero degli Interni

L’Assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia contro il trasferimento delle deleghe della Protezione Civile al Governo Nazionale. Cosa sta accadendo? Scopriamolo insieme

volontari

Noi di ITN NEWS ne parliamo ormai da alcuni anni, il piano in atto teso alla trasformazione della Protezione Civile accorpandola nel grande Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile sembra ormai prendere sempre più forma.

Nella bozza di riforma del Titolo V della Costituzione ha fatto la sua comparsa il trasferimento totale delle materie in ambito di Protezione Civile e Soccorso Pubblico in campo al governo della Repubblica. Una mossa che vede nettamente contraria l’assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia, Simona Bordonali ” Se venisse approvato il testo attuale, si toglierebbero alle Regioni tutte le competenze in materia di protezione civile. Accentrare a Roma tutta l’organizzazione degli interventi e delle risorse sarebbe pura follia, perché andrebbe ad azzerare le competenze, le esperienze e le peculiarità dei singoli territori. La Regione Lombardia farà di tutto affinché vengano accolte le istanze e le richieste dei volontari, già condivise a livello nazionale anche da tutte le altre Regioni”.

Personalmente condivido gli aspetti di criticità sollevati dall’Assessore Bordolani ma penso altresì che se il sistema si strutturasse come l’attuale organigramma dei Vigili del Fuoco Nazionali questi problemi scomparirebbero. Con una riorganizzazione totale del sistema di soccorso, l’introduzione del numero unico europeo per le emergenze 112 (che sta ritardando vergognosamente la sua messa in atto) ci troveremmo un sistema molto più efficace ed efficiente.

Vogliamo ricordare che in tutta europa i servizi di Soccorso (Vigili del Fuco e Soccorso Sanitario) si basano per il 99% sul volontariato e fanno parte di un unico dipartimento. Maggiore controllo sui distaccamenti, maggiore professionalità, formazione e dotazioni nonché la fine di quelle centinaia di associazioni che drenano risorse pubbliche grazie a convenzioni con 118 o con amministrazioni comunicali.

Vigili del Fuoco nel Mondo. Vincente lo schema del volontariato
Vigili del Fuoco nel Mondo. Vincente lo schema del volontariato

 

Penso che sarebbe un grande paso vanti e che non solo toglierebbe la protezione civile ed il soccorso sanitario dalle grinfie della politica e del malcostume ma che darebbe grande importanza ai volontari assegnandogli quel prestigio e rispetto che troppo spesso è stato macchiato da gruppi o associazioni che hanno fatto solo del male.

In poche parole si tratterebbe di estendere il servizio attualmente valido per il Trenino in tutta la nazione con l’integrazione del servizio 118 come avviene in europa e stati uniti. Rischio di perdere qualche volontario? Forse si, ma nel mondo del soccorso vale la qualità e non la quantità e sono certo che nell’arco di pochi, pochissimi mesi ci troveremmo con nuove leve che entusiaste di svolgere un ruolo così prestigioso entrerebbero a far parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco così riorganizzato.

Voi cosa ne pensate?

>> ECCO COME SAREBBE ORGANIZZATO IL NUOVO DIPARTIMENTO

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