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Capo di Stato Maggiore della Difesa: “la Russia sta intensificando la disinformazione”

Il capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, ha evidenziato un’incrementata strategia di disinformazione messa in atto dalla Russia, con l’obiettivo di influenzare le opinioni pubbliche in vista delle prossime elezioni.

Il capo di Stato Maggiore della Difesa, l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, ha sollevato preoccupazioni riguardo a un’ampia strategia di disinformazione messa in atto dalla Russia, con l’intento di condizionare le opinioni pubbliche in vista delle prossime elezioni. Secondo l’ammiraglio, la narrativa distorta promossa da Mosca mira a dipingere l’immagine di una Russia desiderosa di pace, a presentare il conflitto in corso come ormai inutile e a sostenere che l’esito sia favorevole a Mosca. Inoltre, si cerca di far percepire un Occidente esausto nel sostenere un conflitto senza speranza di successo.

“La posta in gioco è la democrazia: non bisogna cedere alla propaganda di chi ci vuole meno liberi. Stiamo assistendo proprio in questi giorni all’intensificarsi di una strategia di disinformazione russa che vede impegnato in prima fila lo stesso Putin con l’obiettivo di disorientare le nostri opinioni pubbliche attraverso la diffusione di una narrativa fallace i cui cardini sono principalmente tre: l’immagine di una Russia desiderosa di pace, il quadro di una guerra ormai inutile e il cui esito a vantaggio di Mosca non è più in discussione e la percezione di un Occidente ormai stanco di sostenere un conflitto di attrito costoso e senza speranze di successo”

Tuttavia, la realtà dei fatti presenta un quadro diverso: la Russia è coinvolta in un conflitto prolungato, subendo notevoli perdite sia umane che materiali. Gli obiettivi principali di Mosca non sono stati raggiunti e il sostegno economico alla guerra non è sostenibile a lungo, a causa delle crescenti sanzioni e dell’impegno finanziario per la difesa nazionale.

“L’obiettivo di Mosca è di approfittare delle prossime consultazioni elettorali che interesseranno anche altri paesi atlantici dell’occidente. La difesa della libertà è doverosa, necessaria, e riguarda tutti. Da Kyiv, dove sono stato recentemente in visita, la realtà che abbiamo finora vissuto, il mondo che abbiamo finora conosciuto, si percepiscono sotto una luce del tutto inedita e densa di interrogativi. C’è un Paese che combatte per la sua e anche per la nostra libertà di poter scegliere il proprio futuro. L’aria che si respira in Ucraina o in Stati vicini come la Moldavia è resa soffocante non solo dalla pressione militare russa, che non risparmia i centri abitati e le infrastrutture civili, ma da una narrativa fuorviante e incalzante a tutti i livelli, il cui obiettivo è di condizionare il libero arbitrio e quindi le libertà democratiche che ne discendono e che nessuno vuole vedersi negate. La difesa della loro e della nostra libertà non è assolutamente un concetto retorico, ma una discriminante prioritaria del nostro sostegno incondizionato all’Ucraina. Due visioni antitetiche della realtà e del mondo si contrappongono. E noi non possiamo permetterci tentennamenti o distinguo. Ne va del nostro modello di vita, dei nostri valori.”

L’ammiraglio Cavo Dragone ha sottolineato che la NATO rappresenta il principale scudo per difendere la libertà e la democrazia. Ha evidenziato l’importanza di contrastare la disinformazione e ha sottolineato che la Russia si impegna attivamente a manipolare la percezione della realtà per ottenere vantaggi strategici e politici.

“Dobbiamo guardare alla geopolitica di domani con grande realismo. La NATO è il vero scudo di cui disponiamo per difendere la libertà e la democrazia. Il Segretario generale della NATO ha recentemente dichiarato che il confronto con la Russia avrà una portata decennale. Da Tel Aviv, dove sono stato nelle scorse settimane e ho toccato con mano la drammaticità di una crisi che è interesse di tutti risolvere il più rapidamente possibile, si comprendono chiaramente le implicazioni della citata frase di Stoltenberg: la guerra in Ucraina potrebbe anche finire molto prima ma in realtà gli effetti innescati da tale conflitto si sono propagati a livello globale, accelerando dinamiche e tensioni già preesistenti, come l’attuale crisi in Medio Oriente, e che richiederanno molto tempo per riassorbirsi”

Queste osservazioni emergono in un contesto in cui la Russia ha cercato di influenzare l’opinione pubblica internazionale attraverso la diffusione di false narrazioni e la manipolazione dell’informazione. L’ammiraglio ha sottolineato l’importanza di una risposta coordinata e concreta per contrastare questa strategia e ha ribadito l’importanza di preservare la stabilità e la sicurezza internazionale, sottolineando che la NATO rappresenta un baluardo essenziale in questo contesto.

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